
TEATRALITÀ A SCUOLA
La scelta di diventare psicologa è nata proprio durante i miei anni di lavoro nelle scuole dove mi dedicavo all'educazione alla teatralità. È nello spazio della classe che mi rendevo conto di quanto il laboratorio teatrale fosse capace di far emergere dinamiche relazionali, contenuti emotivi e interpersonali profondi che oggi, grazie agli strumenti psicologici riesco ad elaborare portando questo prezioso contributo nella rete studente-scuola-famiglia. Oggi, teatro e psicologia diventano un ponte tra crescita personale ed esperienza collettiva: un allenamento alla vita, più che alla scena. Il teatro è solo un pretesto. È il luogo del "come se" che rende possibile la sperimentazione, l'errore, la ricerca, la condivisione.
In un tempo dominato dal virtuale, il teatro restituisce alla comunicazione la sua natura più profonda e concreta, quella che nasce dall’incontro reale tra le persone.
I SERVIZI
(Teatralità curricolare o extra curricolare per studenti, Formazione per genitori e docenti,
Compagnie espressive per studenti, genitori e docenti)

1
Scuola Primaria
Nella scuola primaria la teatralità diventa un linguaggio da apprendere: i bambini, attraverso corpo e voce, imparano a pensare in modo creativo e a relazionarsi con maggiore consapevolezza. Qui si impara che “fare teatro” non significa imitare, ma dare forma a ciò che c'è dentro di noi, con un gruppo che impara ad accogliere le unicità di ognuno. Non è forse questa la grande sfida del nostro tempo?
2
Scuola Secondaria I grado
In preadolescenza il teatro diventa un terreno fertile per la ricerca di sé: provare ruoli diversi senza rischi, esplorare paure ed energie nuove, allenarsi ad ascoltare e a farsi ascoltare. La teatralità in questa fase delicata di "identità in movimento" aiuta i ragazzi a mettere ordine nel caos delle emozioni, a sperimentare confini e libertà, a riconoscersi nella relazione con gli altri.
3
Scuola Secondaria II grado
Nell’adolescenza la teatralità diventa uno spazio di consapevolezza: imparare a comunicare con efficacia,
usare corpo e voce con padronanza,
dare parola alle proprie idee e confrontarsi con quelle altrui.
In questa fase il laboratorio non è solo creativo, ma anche form-attivo: prepara i ragazzi a stare nel mondo con più sicurezza, a presentarsi, a collaborare, a portare avanti un progetto.
4
Genitori e Docenti
Educare alla teatralità non riguarda solo bambini e ragazzi: genitori e insegnanti sono alleati fondamentali nel riconoscere e valorizzare le potenzialità espressive e relazionali non solo dei più piccoli ma anche personali.
L’obiettivo è creare un linguaggio condiviso tra scuola e famiglia, in cui la teatralità diventa ponte tra crescita emotiva, creatività e benessere relazionale.
PERCHÈ EDUCARE ALLA TEATRALITÀ A SCUOLA?
“Educare è offrire spazi in cui l’identità possa fare esperienza.” Federica Summo
Il teatro è corpo, voce, emozione, relazione. Coinvolge l'individuo nella sua totalità.
L’educazione alla teatralità è un percorso che permette a bambini e ragazzi di riconoscersi, raccontarsi e crescere insieme portando e sperimentando i se' stessi più autentici in un contesto che non può mancare di interessarsi al complesso processo di costruzione dell'identità dei suoi alunni: la scuola.
Da psicologa e operatrice teatrale, porto la teatralità a scuola come strumento di benessere, esplorazione e formazione, perchè credo che la scuola, assieme alla famiglia, siano i primi luoghi in cui gli individui provano a mettere in scena se stessi. L’obiettivo non è “recitare bene”, ma abitare meglio il proprio corpo, le proprie emozioni e lo spazio con gli altri. La teatralità supera la nozione di teatro e la dilata per rendersi disponibile a tutti coloro che utilizzandola possono scoprire qualcosa in più sul proprio modo di essere nel mondo.

"Mi piace immaginare che il mondo sia un unico grande meccanismo. Sai, le macchine non hanno pezzi in più. Hanno esattamente il numero di pezzi che servono. Così io penso che se il mondo è una grande macchina, io devo essere qui per qualche motivo. E anche tu!" Hugo Cabret
SPAZIO ASCOLTO
(spazio di ascolto attivo che raccoglie il lavoro svolto con le classi e si traduce in una facilita opportunità operativa di collaborazione psicologica a vantaggio della rete scuola-famiglia)
Lo "spazio ascolto" nasce dal connubio tra psicologia e esperienza educativa, creando uno spazio sicuro, privo di giudizio, dove trovare ascolto e strategie concrete per affrontare le sfide quotidiane degli studenti e delle famiglie.








